Gračišće (Gallignana)

Fino ad una quindicina d'anni fa si pensava che questa antica cittadina che si innalza sopra il montuoso paesaggio dell'Istria centrale fosse aggirata dai cambiamenti contemporanei. La vita qui sgorgava già nella preistoria ed il nome Gallignana le fu dato, dicono, più di due millenni fa dagli antichi Galli. Una vita più intensa da queste parti fu portata dagli Slavi il cui patrimonio spirituale si riconosce tuttora nel nome del monte- Perunčevac, denominato secondo il dio supremo degli Slavi Perun, e nella santificazione millenaria di Svantovid dal quale, secondo alcuni, proviene san Vito dei cristiani, protettore della parrocchia di Gračišće.

 

Una delle particolarità di Gračišće è la sua struttura urbana: la divisione della città che una volta era circondata dalle mura in quartieri in cui ognuno ha la propria piazza con la chiesa. Il più rappresentativo è, senz'altro il centro della città – Plac (Piazza) con la chiesa della Madonna, la cappella di San Antonio ed il palazzo Salamon. Si entra in questa parte della città dalla porta ovest con loggia costruita nel 1549. La via si divide dall'altra parte della porta a sinistra verso la chiesa parrocchiale di Santi Vito, Modesto e Crescenzo e a destra verso il quartiere residenziale intorno alla piazza con la chiesa di San Pancrazio del XIV secolo accanto alla quale la via portava verso la porta cittadina al nord.

 

Oggi Gračišće è il centro dell'omonimo comune che si estende su una superficie di circa 60 chilometri quadrati in cui vivono circa 1500 abitanti. Il paesaggio ben conservato ha stimolato alcune famiglie a cominciare ad occuparsi di agriturismo mentre la devozione tradizionale alla produzione del vino ha prodotto una già tradizionale mostra annuale dei vini dai vigneti dell'Istria centrale. La bellezza e la singolarità dei monumenti del patrimonio storico-culturale nel paesaggio conservato sono i valori più importanti di Gračišće che ogni giorno viene visitata da più persone interessate non solo a vedere la Mostra dei vini dell'Istria centrale, la festa di San Vito o il festival dei sonatori sulle armoniche a bocca „Zasopimo na organić“ ma ci arrivano sempre più gli entusiasti che nell'antica città trovano la tranquillità che si respira per le vie circondate da antichi palazzi nel comune corso verso l'alto campanile del XVIII secolo e la chiesa parrocchiale che risale allo stesso periodo. In quel luogo attende tutti un grande premio: dal prato accanto alla chiesa, come da una loggia solenne, si apre una larga, probabilmente la più bella vista sull'ampio paesaggio dell'Istria montuosa che all'orizzonte si unisce con le cime dell'orgoglioso Monte Maggiore.   

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